Un frutto d’altri tempi il Gelso Morone

Il gelso Morone

Originario del Medio riente e dell’Asia,  fino a non molto tempo fa era piuttosto diffuso nelle nostre campagne , veniva coltivato per nutrire i bachi da seta , perché questi piccoli animaletti sono ghiotti delle sue foglie.

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l’allevamento dei bachi da seta  era affidato ai singoli contadini e mezzadri , in particolare alle donne e ai bambini e il declino iniziò  nel periodo tra le due guerre mondiali fino a scomparire dopo l’ultima, principalmente a causa della produzione delle fibre sintetiche e al cambiamento dell’organizzazione agricola  la concorrenza divenne insostenibile e questa fonte di sostentamento delle famiglie scomparse.

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Ai giorni nostri di alberi di gelso non se ne vedono più molti in giro, ma chi ne possiede uno  sa bene quanto i suoi frutti siano ottimi per preparare marmellate, gelato o da gustare appena colti.

In Italia si possono trovare principalmente due specie di questo albero

(Morus alba) o gelso bianco che attualmente è poco usato come pianta da frutto perché le sue bacche bianco/giallastre  hanno un sapore leggermente acidulo

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(Morus nigra)o gelso nero le cui bacche sono ottime come ingrediente principale nelle marmellate, gelatine, confetture, sorbetti, dolci, gelato , grappe oppure sotto spirito.

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Proprietà del gelso morone

L’infuso che si ottiene con le  foglie ha proprietà antibiotiche;  la polpa può essere  usata per maschere lenitive di pelli secche e  il succo in lozioni idratanti.

Si riconoscono anche proprietà medicinali a frutti, foglie, radici e corteccia: espettorante, depurativo, lassativo, rinfrescante e tonico;  venivano usate anche per lenire afta, angina, astenia, stipsi e stomatite.

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